Nonostante gli importanti impegni personali di questi giorni (la nascita della figlia primogenita solo due giorni fa), oggi ho voluto comunque recarmi a Roma per mantenere l’impegno preso in merito alla riorganizzazione delle sezioni distaccate del Tribunale come previsto dal D.L. 155/12.
Mi sono staccato dagli impegni familiari per incontrare personalmente il Ministro di Grazia e Giustizia Cancellieri, con l’obiettivo di valutare le possibilità di ottenere ulteriori correttivi al recente Decreto firmato dal Ministro in data 13 settembre 2013.
“in un colloquio caratterizzato dalla condivisione degli obiettivi e nella massima comprensione delle criticità espresse, il Ministro si è reso disponibile a disporre con urgenza le modifiche necessarie al provvedimento firmato in data 13 settembre sia per concedere il prolungamento del periodo di deroga, sia per rivedere le funzioni individuate, con l’obiettivo di ripristinare le operatività e di garantire sempre migliori servizi ai cittadini".
Si è concordato quindi di procedere con l’invio da parte del Sottosegretario di alcune richieste che potranno essere correttive al decreto, nello specifico:
- Che in deroga all’art. 1 del Decreto 13 settembre 2013 il periodo di 6 mesi venga prolungato.
- Che si verifichi la possibilità di rivedere le scelte fatte rispetto alla chiusura di alcune sezioni, con la stipula di una convenzione che possa rendere tutti gli Uffici periferici veri box multi utility per i cittadini. Non solo quindi trattazione dei procedimenti pendenti, ma anche dei procedimenti sopravvenuti in materia di volontaria giurisdizione e di affari tavolari.
La sensibilità e l’attenzione del Ministro, sono state massime, riconoscendo nel territorio trentino alcune criticità che hanno richiesto l’intervento di deroga al D.L. : in Trentino infatti l’età media della popolazione è molto alta, alcune aree montane sono quasi isolate rispetto alla città di Trento, i collegamenti coi mezzi sono sporadici e talvolta non garantiti come ad esempio in caso di forti nevicate.
Condivisa da entrambi anche l’esigenza di dover garantire ai cittadini, nei modi più consoni, tutti gli strumenti per interagire al meglio con la Giustizia. "Possiamo solo lavorare , rispondendo alle necessità dei cittadini, per dare alle nostre sedi il maggior numero possibile di attività e competenze, senza però incrementare le spese".
A conclusione della conversazione, che ha avuto il Trentino come protagonista, non è mancato un confronto sulle Autonomie: con il Ministro ci siamo sono trovati concordi nel riconoscere il sistema delle autonomie come un modello da esportare.