La stampa ha scritto che il mio impegno è quello di “ricompattare” il
centro destra o comunque essere l’artefice di un’ unione di forze che si
riconoscono nel popolarismo europeo.
E da allora tutti si sono
ingegnati e divertiti a trovare un
termine che mi definisca e mi rappresenti, in quello stile metaforico con cui
si descrivono i politici, come nello scenario dominato oggi da falchi e colombe
dove la spunterà solo l’aquila che volerà più in alto.
In molti mi hanno definito come un “Ri-compattatore”, ma
davvero non mi piace, mi rievoca per definizione i rifiuti e comunque mi
fornisce un’ accezione negativa legata alla volontà di fondere insieme anche
prodotti di scarto che perciò non rappresenta nessuna sfumatura del mio
carattere. Io credo invece che nulla vada completamente distrutto, gettato o
compattato o ri-compattato: quantomeno non le parti di qualità. Credo infatti che
si debbano unire tutte le forze propositive per dare un forte segnale che
attraverso l’innovazione, e nel rispetto dei valori umani, forniscano slancio
per la soluzioni ai problemi.
Di certo non mi sento un
ROTTAMATORE; non metterei mai da parte le persone maggiormente vissute solo
perché tali e con idee positive; proprio loro hanno quella importante
esperienza, che deve semmai essere ascoltata, usata e canalizzata attraverso un
nuovo livello di conoscenza.
Non mi sento nemmeno un PICCONATORE, troverei davvero populista aggredire e
additare qualcuno per generiche responsabilità, credo che noi tutti, in
particolar modo i nuovi e giovani della politica italiana, abbiamo il dovere di
proporre idee ed iniziative, e non limitarci ad urlare mere e pungenti proteste
demagogiche che poi, sempre, non sono seguite da alcuna soluzione ai problemi.
Credo che nel mio stile ci sia
più un concetto di positività, nessuna demolizione non necessaria, ma piuttosto
la volontà di creare apporti costruttivi
di idee in grado di svelare la risoluzione.
Così mi ha definito, in un
colloquio informale, un amica giornalista e che io ho subito apprezzato.
Costruisco ponti tra le persone e tra le idee, non c’è niente di più appagante infatti
che creare condivisione e coesione tra le persone e le loro idee. Essere
PONTIERE significa inoltre stare in mezzo ed essere fonte di equilibrio.
"Sono ponte e creo ponti, con un
unico obiettivo che è il raggiungimento del benessere collettivo.
E proprio in questa direzione
volge il mio impegno politico sia a livello locale, sia nazionale, con
l’augurio e la speranza che riuscendo a collegare anime, idee e persone,
coerenti con una visione politica liberale e riformista, si possa realmente CREARE
un gruppo che faccia dell’UNIONE LA PROPRIA FORZA.