"La volontà del Governo - ha spiegato Ferrazza - è riprendere in mano la valorizzazione e lo sviluppo della montagna e iniziamo a farlo mettendo attorno ad un tavolo le istituzioni che operano per essa". La priorità, secondo il sottosegretario, è investire per opere che mettano a riparo dal rischio idrogeologico: l'82% dei comuni montani convive con questo rischio; in Italia 13 mila edifici sono a rischio frana e di questi ben 6 mila scuole.
Negli ultimi 20 anni (ricorda Ferrazza) lo Stato ha speso ben 300 miliardi per tentare di sistemare i danni dovuti a mancanza di interventi sul territorio. "E' il momento - conclude Ferrazza - per mettere mano a questo tema senza sciupare i soldi in mille rivoli, in mille progetti: se si volesse investire, per esempio, in progetti che riguardano il turismo, finiremmo per dare non più di 1000 euro ad ognuno dei 3546 comuni montani, praticamente nulla. Io ritengo che serva invece investire, trovando nuovi fondi, per un grande progetto che metta i comuni montani e l'Italia intera a riparo dal rischio idrogeologico".
“La montagna ha bisogno di attenzione. La montagna è una
risorsa di sviluppo economico ed un potenziale strategico indiscusso per il
rilancio dell’economia del nostro paese”, sottolinea Ferrazza, che prosegue:
“Abbiamo un’importante eredità lasciata dai lavori
parlamentari della scorsa legislatura che ci impone di utilizzare il fondo
nazionale integrativo: un milione di euro per il 2013 e sei milioni di euro per
i prossimi anni, per i quali è opportuno e doveroso individuare e determinare
dei progetti strategici e straordinari di utilizzo che siano rispondenti alle
necessità dei territori e che portino ad una maggiore valorizzazione delle aree
montane, evidenziandone le potenzialità socio economiche, ma anche turistiche
ed enogastronomiche”.
I 3546 Comuni montani
distribuiti in tutte le regioni hanno uno strumento, la legge di stabilità n.
228 del 2012, in grado di produrre benefici qualora si individuino delle
priorità sulle quali convogliare le dotazioni finanziarie.
Riconosciuta la necessità e l’impegno a ridurre le
difficoltà di procedura per l’utilizzo dei fondi, così che non rimangano inutilizzati,
Ferrazza evidenzia l’Attenzione del Governo ai territori montani, cogliendone
la necessità di scongelare una cura rimasta per troppo tempo latente.
“Molto spesso le cose
si risolvono più con l’interessamento che col finanziamento” conclude Ferrazza.
Il tavolo di oggi l’ha dimostrato. Tante idee trasversali, molte voci di
Associazioni ognuna portavoce delle proprie specificità e necessità, tutti con
un unico obiettivo comune: la valorizzazione della montagna e il lavoro che in
esse deve trovare nuova forza.
Intervenuti:
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