Conferenza Nazionale MIR: Ferrazza apre i lavori e cita Einstein

Si è svolta presso il Centro Eventi di Roma, a fianco a Piazza di Spagna, la prima Conferenza Programmatica dei Moderati in Rivoluzione. Ha aperto i lavori il sottosegretario di stato alle autonomie locali ed ai rapporti con le regioni Walter Ferrazza, illustrando il lavoro di intensificazione sul territorio svolto finora dal MIR. il Sottosegretario Walter Ferrazza, durante il suo intervento con i coordinatori e i promotori dell'Associazione guidata da Gianpiero Samorì ha citato Albert Einstein per lanciare la sua visione sul futuro e precisamente ha affermato: "I problemi non possono essere risolti allo stesso livello di conoscenza di quando sono stati creati. Il MIR ha un nuovo livello di conoscenza e coscienza dei reali problemi del nostro paese e come tale può essere in grado di lanciare proposte politiche risolutive..."

Il leader Samorì ha poi fatto un’analisi puntuale sull’ attuale situazione economica del paese, rimarcando la necessità di discontinuità nell’ azione di governo, evidenziando come centrale il tema della riapertura del mercato del credito a famiglie e impresa. 

Al riguardo ha annunciato la presentazione di un progetto di legge di iniziativa popolare, per il quale raccogliere 1 milione di firme con banchetti che da settembre saranno allestiti in tutta italia, per indurre le banche ad utilizzare il 50% delle somme dei finanziamenti che percepiscono dalla banca centrale europea a favore, appunto di famiglie ed imprese, con una serie di correttivi per indennizzare lo stato qualora non dovessero ottemperare all’obbligo di elargire queste somme. 

Gianpiero Samorì ha inoltre annunciato che “crede nella doppia tessera e quindi aderirà al nuovo progetto di Forza Italia, quale nuovo contenitore riformista e liberale che incarni il necessario modello di rilancio per il paese, sperando che in molti lo seguiranno. Ma questo non significa che il MIR si scioglierà, anzi. Resterà sul campo e rafforzerà la sua presenza sul territorio”.  La sala era affollata da un migliaio di persone provenienti da ogni regione d’Italia a conferma della struttura nazionale ormai ben organizzata.

Samorì ha espresso l’auspicio che i suoi membri -a livello individuale- partecipino alla nascita di Fi assumendo un ruolo attivo. Ma un’intenzione resta forte e condivisa: quella che il MIR rimanga un’associazione, svolgendo tutte le proprie attività fa le sue attività di tipo culturale, ideologico e di selezione della classe dirigente.