Ripudiare le guerre e qualunque forma di conflitto

Si è svolta oggi a Passo Vezzena (Tn) la cerimonia di COMMEMORAZIONE del 98° ANNIVERSARIO DELLA BATTAGLIA DEL BASSON, alla quale è intervenuto in rappresentanza del Governo Italiano il Sottosegretario agli Affari di Stato e alle Autonomie Ing. Walter Ferrazza.

Nell occasione, Ferrazza ha lanciato il proprio messaggio, di uomo e uomo politico, contro le guerre e contro ogni forma di conflitto, elemento imprescindibile nell’attività Governativa attuale:

“Con determinazione dobbiamo ripudiare sì le guerre ma qualunque forma di conflitto ritenendole solo il frutto di un individualismo ed un egocentrismo che porta solo alla disgregazione. E’ diversamente nella condivisione degli obiettivi che dobbiamo cementare una coesione sociale che sia la vera risposta alle attuali necessità collettive, prima su tutte il lavoro. “ e prosegue: “ E’ doveroso da parte del Nostro Governo che qui rappresento, continuare a gestire i rapporti nazionali ed internazionali con intelligenza e scelte condivise, percorrendo la strada della concertazione e collaborazione. Sia questo un forte segnale di unità nazionale che trovi nella determinazione e condivisione del lavoro quotidiano la squadra che si adoperi al raggiungimento del benessere collettivo. E che il messaggio di impegno diventi anche un messaggio di speranza per quanti oggi si aspettano meno conflitti e più mestiere”

Nel ricordare l’infausta battaglia, che nella notte del 24 agosto 1915 ha visto moltissimi italiani chiamati a valicare il Col Basson per ottenere la via per Trento, il Sottosegretario ha invitato i presenti ad immaginare e immedesimarsi nella sofferenza dei militari che, ignari delle strategie dell’esercito austriaco, sono partiti, di notte, e caduti, per combattere e difendere la bandiera Italiana.
“Onore, stima e rispetto ai caduti in battaglia”. Sottolinea Ferrazza, che riprende: “ In questo colle ogni passo che muoviamo sembra calpestare vite umane sacrificate per la Patria, sul terreno sono ancora evidenti i segni delle bombe. E’ una terra sacra questa, perché conserva in ogni zolla la storia di quei militari che coraggiosamente hanno sacrificato la loro vita per difendere il proprio Stato e che devono condurci a importanti riflessioni.”


E conclude con un messaggio di pace e speranza, quale elemento imprescindibile di dialogo tra le genti, citando una massima di Churchill:

“Nella guerra, determinazione; nella sconfitta, resistenza; nella vittoria, magnanimità; nella pace, benevolenza.”