Il Governo vuole ridurre impugnazioni. Ogni regione deve sapere che cosa può o non può fare.

"Il governo  ha la volontà assoluta di ridurre tutte le impugnazioni davanti alla Corte Costituzionale e, quindi, fare in modo che ci sia un'intesa tra Stato e Regioni, quelle a Statuto speciale e quelle a Statuto ordinario". L'ha assicurato a Cagliari il sottosegretario agli Affari regionali Walter Ferrazza commentando le venti leggi regionali della Sardegna impugnate in questa legislatura. 

"In questo momento è essenziale che le norme, che vengono fatte all'interno delle Regioni per velocizzare e chiarire meglio tutte le esigenze che le realtà locali hanno, possano andare avanti in maniera spedita perché,  altrimenti, si creano anche blocchi economici. Quindi d'ora in poi - ha spiegato il sottosegretario - ci sarà un confronto serrato con le Regioni. Poi credo che, in prospettiva, si debba fare un'altra cosa, cioe' una riforma costituzionale che faccia chiarezza sulle competenze delle Regioni".

"Questo non significa accentrare da parte del governo, - ha assicurato Ferrazza – ma dare regole d'ingaggio precise prima, in modo da non dover impugnare niente poi. Le leggi che, invece, saranno in dubbio costituzionale saranno sottoposte a confronto e verifica. Ogni Regione comunque - ha concluso – deve sapere perfettamente a priori che cosa può fare e non può fare".