Chiarimenti e intendimenti....in relazione alle Elezioni provinciali Trento 2013

Ritengo opportuno riportare di seguito le dichiarazioni del Dott. Gerardo Meridio, Coordinatore Nazionale MIR in merito alle prossime elezioni provinciali e in modo particolare relativamente alla candidatura del Sig. Filippin Giuseppe:

“Il MIR Trentino ed il Sottosegretario Ferrazza Walter, hanno tentato di comporre un tavolo fra tutte le forze politiche del centrodestra Trentino, quale valida alternativa all’attuale governo di sinistra.

Purtroppo molte forze, che da sempre hanno preferito un percorso autonomo e non aggregante, non hanno permesso la creazione della compagine, portando anziché ad un’aggregazione forte, ad una divisione incomprensibile che purtroppo rischia di non avere vincitori.

Va dato atto che solo Forza Trentino, con il candidato Presidente Bezzi e il Sottosegretario Biancofiore, persone cui va la nostra stima, aveva condiviso con il MIR un percorso serio e credibile.

A causa di questa frammentazione il delegato alla presentazione della lista Sig. Giuseppe Filippin ha deciso di presentarsi quale candidato Presidente con l’obiettivo finale di conquistare un maggior numero possibile di voti, strappandoli alla sinistra e offrendo così un’ ulteriore possibilità di scelta agli elettori.

Siamo consapevoli che questa scelta ha creato qualche incomprensione, interna e con i potenziali alleati, della quale ci rammarichiamo, ma il MIR ha la sua lista e il suo Candidato, e tutti ci impegneremo affinché il MIR Trentino ottenga il miglior risultato.”

Aiutiamo i nostri talenti a restare in Italia, non lasciamoli fuggire. Sono loro il nostro investimento, perché loro costruiranno il nostro futuro.

Oggi ho partecipato al convegno “LE REGIONI E GLI ENTI LOCALI NELLO SVOLGIMENTO DEI COMPITI IN MATERIA DI TURISMO, SPORT, ISTRUZIONE E RICERCA PER CREARE OPPORTUNITA’” svoltosi stamattina presso la Sala Capitolare del Senato della Repubblica; il convegno aveva lo scopo di analizzare le opportunità che possono nascere.

Inusuale quanto vincente la partecipazione al convegno di un numeroso gruppo di studenti del Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II di Roma, che hanno potuto vivere un momento di conoscenza trasversale importante, e soprattutto, spinti  anche dal mio contributo, hanno potuto dar voce alle loro aspettative, alle loro preoccupazioni, alle loro richieste.

Illustri relatori si sono susseguiti sul palco dopo l’ouverture del Presidente del CONI Dr. Malago’, e con la benedizione di Padre Gahl che ha invitato tutti alla riflessione e all’autostima (“ognuno di noi ha una scintilla creativa dentro di sé”); le esigenze emerse hanno tutte un filo conduttore comune: l’esigenza di creare futuro, di creare opportunità, di dare voce ai giovani perché sono loro che costruiranno il futuro. 

Ho avuto l’onore di chiudere la sessione, puntualizzando. “la politica ha il dovere di investire nella nuova generazione. La politica deve creare lavoro per indurre la crescita. La politica deve creare opportunità. La politica deve tornare a parlare all’ anima delle persone, perché la creatività e l’opportunità che in essa vivono sono emozione”. 

Non ho mancato di fare un’attenta analisi al mercato italiano dei talenti, precisando che: “l’Italia è tra i dieci maggiori esportatori al Mondo. Esportiamo intelligenza ed opportunità. Dobbiamo creare lavoro. Dobbiamo dare spazio alle nostri menti e ai nostri talenti, qui nella loro terra d’origine, creando le condizioni affinché si possano esprimere. Ma per farlo bisogna invertire la rotta. Le Regioni e gli Enti locali devono lavorare per creare un’economia innovativa. Dobbiamo ascoltare i giovani e indirizzarli su strade ove si possano realizzare. Dobbiamo renderli partecipi alla vita politica, perché la politica è il mezzo per scrivere un nuovo futuro”.

Durante l'intervento ho riconosciuto come fondamentale, debba essere, il ruolo della formazione, “in Italia dobbiamo fare i conti con una scolarizzazione non moderna così come servirebbe. E’ necessario introdurre nuovi percorsi di studio e stage aziendali, anche attraverso finanziamenti regionali e con la partecipazione degli enti locali”.

“I numeri della crisi del lavoro, soprattutto giovanile, parlano chiaro: il 39,5% sono disoccupati, con un aumento del 4,3% rispetto al 2012. Molto è già stato fatto da questo esecutivo: all’1 giugno la somma che abbiamo investito per start up giovanili, finanziamenti di progetti no profit e tirocini formativi ammonta ad un miliardo. Non bastano. Ne sono consapevole. Ma abbiamo insieme la responsabilità di sfruttare una grande risorsa: il dono dell’udito. Si! Perché dobbiamo ascoltare i giovani nel loro percorso di avvicinamento al mondo del lavoro. Perché è per loro che dobbiamo lavorare, partendo dalle loro necessità: sono loro il nostro investimento, perché costruiranno il nostro futuro”.

Ho concluso infine con un invito alla platea, rivolgendosi in modo particolare ai giovani: “formatevi, crescete culturalmente, e appassionatevi alla politica, che ha bisogno di voi”.

Creare opportunità: anche questo il compito della politica...

Con onore trarrò le conclusioni di questo importante incontro, in programma lunedì 23 settembre 2013, al Senato della Repubblica nella Sala Capitolare presso il Chiostro del Convento di S. Maria sopra Minerva, Piazza della Minerva 38 - Roma

L'incontro tratterà un importante argomentazione, quale "LE REGIONI E GLI ENTI LOCALI NELLO SVOLGIMENTO DEI COMPITI IN MATERIA DI TURISMO, SPORT, ISTRUZIONE E RICERCA PER CREARE OPPORTUNITÀ". E' proprio di opportunità, che la politica ha il dovere di interessarsi e di attivarsi, affinché le possibilità messe in campo dalle istituzioni si trasformino in concrete azioni.

Questo il programma della giornata di lavoro, alla quale invito e sollecito alla partecipazione, tutti coloro che possono essere interessati, precisando che per motivazioni organizzative e di capienza della sala è opportuno accreditarsi, come da istruzioni indicate nell'immagine sopra esposta.

Certo del Vostro interesse, un saluto, un sorriso...
Walter Ferrazza (il Pontiere)



Prosegue il mio costante impegno a favore dell'operatività dei tribunali....

Nonostante gli importanti impegni personali di questi giorni (la nascita della figlia primogenita solo due giorni fa), oggi ho voluto comunque recarmi a Roma per mantenere l’impegno preso in merito alla riorganizzazione delle sezioni distaccate del Tribunale come previsto dal D.L. 155/12. 

Mi sono staccato dagli impegni familiari per incontrare personalmente il Ministro di Grazia e Giustizia Cancellieri, con l’obiettivo di valutare le possibilità di ottenere ulteriori correttivi al recente Decreto firmato dal Ministro in data 13 settembre 2013. 

“in un colloquio caratterizzato dalla condivisione degli obiettivi e nella massima comprensione delle criticità espresse, il Ministro si è reso disponibile a disporre con urgenza le modifiche necessarie al provvedimento firmato in data 13 settembre sia per concedere il prolungamento del periodo di deroga, sia per rivedere le funzioni individuate, con l’obiettivo di ripristinare le operatività e di garantire sempre migliori servizi ai cittadini".

Si è concordato quindi di procedere con l’invio da parte del Sottosegretario di alcune richieste che potranno essere correttive al decreto, nello specifico:

- Che in deroga all’art. 1 del Decreto 13 settembre 2013 il periodo di 6 mesi venga prolungato.

- Che si verifichi la possibilità di rivedere le scelte fatte rispetto alla chiusura di alcune sezioni, con la stipula di una convenzione che possa rendere tutti gli Uffici periferici veri box multi utility per i cittadini. Non solo quindi trattazione dei procedimenti pendenti, ma anche dei procedimenti sopravvenuti in materia di volontaria giurisdizione e di affari tavolari. 

La sensibilità e l’attenzione del Ministro, sono state massime, riconoscendo nel territorio trentino alcune criticità che hanno richiesto l’intervento di deroga al D.L. : in Trentino infatti l’età media della popolazione è molto alta, alcune aree montane sono quasi isolate rispetto alla città di Trento, i collegamenti coi mezzi sono sporadici e talvolta non garantiti come ad esempio in caso di forti nevicate.

Condivisa da entrambi anche l’esigenza di dover garantire ai cittadini, nei modi più consoni, tutti gli strumenti per interagire al meglio con la Giustizia. "Possiamo solo lavorare , rispondendo alle necessità dei cittadini, per dare alle nostre sedi il maggior numero possibile di attività e competenze, senza però incrementare le spese". 

A conclusione della conversazione, che ha avuto il Trentino come protagonista, non è mancato un confronto sulle Autonomie: con il Ministro  ci siamo sono trovati concordi nel riconoscere il sistema delle autonomie come un modello da esportare.

E' nata mia figlia! "Ho abbracciato il mio futuro, una gioia immensa"

"All' 1,24 edel 15 settembre è nata Selvaggia, mia figlia. 3070 grammi e 50 cm per la mia gioia di papà e per mamma Benedetta". 

"Ho abbracciato il mio futuro. Selvaggiala è la mia estensione, il mio respiro, la mia ragione. Lo e' stata da quando abbiamo saputo che esisteva. Ora che la proteggo nel mio abbraccio posso incontrare i suoi occhi, occhi che mi chiedono futuro. Posso sentire la sua forza, che e' la mia forza. Posso sentire la sua vita, che e' la mia vita. Mi ritrovo nelle parole che Jovanotti ha dedicato a sua figlia nella canzone "A te": 

"A te che sei l’unica al mondo L’unica ragione per arrivare fino in fondo Ad ogni mio respiro Quando ti guardo Dopo un giorno pieno di parole Senza che tu mi dica niente Tutto si fa chiaro. A te che sei semplicemente sei sostanza dei giorni miei"..... Con Selvaggia ne ho capito il senso. 

Perche' siamo politici, cantanti, medici, operai, italiani o stranieri, di fronte a nostro figlio siamo tutti uguali, siamo semplicemente PAPA'. Di tutti i nostri impegni, sono l'impegno che ci e' riuscito meglio, e quello per il quale dovremo batterci sempre. 

Perche' lei, mia figlia, insieme a tutti i bambini sono speranza, sono futuro. Sono possibilita' e opportunita'. 

I nostri amati piccoli hanno bisogno che noi, come genitori e come società, costruiamo per loro un futuro che sia il più solido possibile".

Io mi sento un PONTIERE. Lavoro per costruire PONTI tra idee e persone



La stampa ha scritto che il  mio impegno è quello di “ricompattare” il centro destra o comunque essere l’artefice di un’ unione di forze che si riconoscono nel popolarismo europeo.
E da allora tutti si sono ingegnati e  divertiti a trovare un termine che mi definisca e mi rappresenti, in quello stile metaforico con cui si descrivono i politici, come nello scenario dominato oggi da falchi e colombe dove la spunterà solo l’aquila che volerà più in alto.

In molti mi hanno definito come un “Ri-compattatore”,  ma davvero non mi piace, mi rievoca per definizione i rifiuti e comunque mi fornisce un’ accezione negativa legata alla volontà di fondere insieme anche prodotti di scarto che perciò non rappresenta nessuna sfumatura del mio carattere. Io credo invece che nulla vada completamente distrutto, gettato o compattato o ri-compattato: quantomeno non le parti di qualità. Credo infatti che si debbano unire tutte le forze propositive per dare un forte segnale che attraverso l’innovazione, e nel rispetto dei valori umani, forniscano slancio per la soluzioni ai problemi.

Di certo non mi sento un ROTTAMATORE; non metterei mai da parte le persone maggiormente vissute solo perché tali e con idee positive; proprio loro hanno quella importante esperienza, che deve semmai essere ascoltata, usata e canalizzata attraverso un nuovo livello di conoscenza. 

Non mi sento nemmeno un PICCONATORE,  troverei davvero populista aggredire e additare qualcuno per generiche responsabilità, credo che noi tutti, in particolar modo i nuovi e giovani della politica italiana, abbiamo il dovere di proporre idee ed iniziative, e non limitarci ad urlare mere e pungenti proteste demagogiche che poi, sempre, non sono seguite da alcuna soluzione ai problemi.

Credo che nel mio stile ci sia più un concetto di positività, nessuna demolizione non necessaria, ma piuttosto la volontà di  creare apporti costruttivi di idee in grado di svelare la risoluzione.

La verità è che io mi sento, per vocazione, un "PONTIERE"...
Così mi ha definito, in un colloquio informale, un amica giornalista e che io ho subito apprezzato. Costruisco ponti tra le persone e tra le idee, non c’è niente di più appagante infatti che creare condivisione e coesione tra le persone e le loro idee. Essere PONTIERE significa inoltre stare in mezzo ed essere fonte di  equilibrio.


"Sono ponte e creo ponti, con un unico obiettivo che è il raggiungimento del benessere collettivo.

E proprio in questa direzione volge il mio impegno politico sia a livello locale, sia nazionale, con l’augurio e la speranza che riuscendo a collegare anime, idee e persone, coerenti con una visione politica liberale e riformista, si possa realmente CREARE un gruppo che faccia dell’UNIONE LA PROPRIA FORZA.

6milioni di euro per lo sviluppo e la valorizzazione della montagna

Sono 6 i milioni di euro previsti dalla Legge di stabilità per lo sviluppo e la valorizzazione della montagna: per decidere in quali progetti investirli al meglio, il sottosegretario per gli Affari Regionali, Walter Ferrazza, che ha la delega di settore, ha convocato al ministero tutti i soggetti coinvolti - i maestri di sci, il Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico, l' Anci, i bacini imbriferi, il Club alpino italiano, la Federazione degli sport invernali e molti altri - per una "Giornata sul tema della montagna".
"La volontà del Governo - ha spiegato Ferrazza - è riprendere in mano la valorizzazione e lo sviluppo della montagna e iniziamo a farlo mettendo attorno ad un tavolo le istituzioni che operano per essa". La priorità, secondo il sottosegretario, è investire per opere che mettano a riparo dal rischio idrogeologico: l'82% dei comuni montani convive con questo rischio; in Italia 13 mila edifici sono a rischio frana e di questi ben 6 mila scuole. 


Negli ultimi 20 anni (ricorda Ferrazza) lo Stato ha speso ben 300 miliardi per tentare di sistemare i danni dovuti a mancanza di interventi sul territorio. "E' il momento - conclude Ferrazza - per mettere mano a questo tema senza sciupare i soldi in mille rivoli, in mille progetti: se si volesse investire, per esempio, in progetti che riguardano il turismo, finiremmo per dare non più di 1000 euro ad ognuno dei 3546 comuni montani, praticamente nulla. Io ritengo che serva invece investire, trovando nuovi fondi, per un grande progetto che metta i comuni montani e l'Italia intera a riparo dal rischio idrogeologico".

“La montagna ha bisogno di attenzione. La montagna è una risorsa di sviluppo economico ed un potenziale strategico indiscusso per il rilancio dell’economia del nostro paese”, sottolinea Ferrazza, che prosegue:

“Abbiamo un’importante eredità lasciata dai lavori parlamentari della scorsa legislatura che ci impone di utilizzare il fondo nazionale integrativo: un milione di euro per il 2013 e sei milioni di euro per i prossimi anni, per i quali è opportuno e doveroso individuare e determinare dei progetti strategici e straordinari di utilizzo che siano rispondenti alle necessità dei territori e che portino ad una maggiore valorizzazione delle aree montane, evidenziandone le potenzialità socio economiche, ma anche turistiche ed enogastronomiche”.

I 3546 Comuni montani distribuiti in tutte le regioni hanno uno strumento, la legge di stabilità n. 228 del 2012, in grado di produrre benefici qualora si individuino delle priorità sulle quali convogliare le dotazioni finanziarie.

Riconosciuta la necessità e l’impegno a ridurre le difficoltà di procedura per l’utilizzo dei fondi, così che non rimangano inutilizzati, Ferrazza evidenzia l’Attenzione del Governo ai territori montani, cogliendone la necessità di scongelare una cura rimasta per troppo tempo latente.

 “Molto spesso le cose si risolvono più con l’interessamento che col finanziamento” conclude Ferrazza. Il tavolo di oggi l’ha dimostrato. Tante idee trasversali, molte voci di Associazioni ognuna portavoce delle proprie specificità e necessità, tutti con un unico obiettivo comune: la valorizzazione della montagna e il lavoro che in esse deve trovare nuova forza.

Intervenuti:


  • ING. WALTER FERRAZZA, SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO AFFARI REGIONALI ED AUTONOMIE
  • PROF. ANTONIO CIASCHI, PROFESSORE ASSOCIATO IN GEOGRAFIA C/O L’UMSA
  • DOTT. VINCENZO RAVASCHIETTO, VICE PRESIDENTE GUIDE ALPINE
  • DOTT. ANDREA SARCHI, PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE TECNICA E COMPONENTE CONSIGLIO DIRETTIVO GUIDE ALPINE
  • CONS. ROBERTO MARINO, DIRETTORE UFFICIO DI SEGRETERIA DELLA CONFERENZA STATO-REGIONE ED UNIFICATA
  • DOTT. LUCIANO MAGNANI, PRESIDENTE COLLEGIO NAZIONALE MAESTRI DI SCI
  • DOTT. CARLO PERSONENI, PRESIDENTE FEDERAZIONE BACINI IMBRIFERI MONTANI
  • PETRICCIOLI ON. ERMINIO QUARTIANI

  • DOTT. OSCAR DEL BARBA, PRESIDENTE COMMISSIONE INTERNAZIONALE PER LA PROTEZIONE DELLE ALPI
  • ON. ENRICO BORGHI
  • DOTT. UMBERTO MARTINI, PRESIDENTE CLUB ALPINO ITALIANO
  • DOTT. PIERGIORGIO BALDRACCO, PRESIDENTE CORPO NAZIONALE SOCCORSO ALPINO E SPELEOLOGO
  • DOTT. ALBERTO PICCIN, VICE PRESIDENTE VICARIO DELLA FISI (FEDERAZIONE ITALIANI SPORT INVERNALI)
  • DOTT. SAPONARO GIANLUCA, ANCI
  • ON. ALBRECTH PLANGGER
  • SEN. GIOVANNI PICCOLI
  • SEN. FRANCO PANIZZA
  • DOTT. BOSCARIOL

IMU: copertura garantita anche per le regioni autonome.

In riferimento alle numerose richieste di chiarimento pervenutemi in questi giorni in merito alla questione IMU, nello specifico a riguardo della Regione Trentino, ritengo doveroso informare che la risposta ai quesiti si rinviene dalla relazione tecnica all’ art. 3 del Decreto Legge n. 102 del 31 Agosto 2013 (“Rimborso ai comuni del minor gettito 2013”), che testualmente recita: “ Per i Comuni ricadenti nei territori delle Autonomie speciali diverse dalle Regioni Sicilia e Sardegna, il ristoro del minor gettito IMU è garantito attraverso un minor accantonamento delle risorse finanziarie ai sensi del comma 17 dell’articolo 13 del Decreto Legge 201/2011, convertito in Legge 22 Dicembre 2011 n. 214, che per i Comuni della Regione Friuli e delle Province autonome di Trento e Bolzano, è quantificato in 89,8 mln di euro per l’anno 2013, e 3,4 mln di euro a decorrere dall’anno 2014.”

Risulta quindi chiaro che, anche per il Trentino, c’è piena garanzia di copertura. 

Con l'occasione, segnalo e preciso che, non essendo possibile allo stato attuale prevedere l'ammontare effettivo del gettito, è stato prorogato il termine per la presentazione dei bilanci preventivi e per le anticipazioni di tesoreria. 
Esprimo infine la mia personale soddisfazione per il lavoro fin qui svolto e al quale ho partecipato, ritenendo le scelte effettuate un forte segnale di attenzione da parte del Governo nei confronti delle Istituzioni locali e delle Autonomie.

Al via un ridisegno dell’Italia in regioni assolutamente autonome

“Noi non siamo un gruppo di lavoro, per le competenze e le specificità che abbiamo siamo più assimilabili ad un’assemblea costituente. Ragionare in maniera qualificata con autorevoli persone che possano dare il loro contributo esperto e tecnico è un valore aggiunto a questo progetto. Stiamo facendo una rivoluzione”.

Queste le prime battute dell’intervento del Sottosegretario di Stato per gli Affari Regionali ed Autonomie Ing. Walter Ferrazza che ritiene il lavoro fin qui svolto un importantissimo contributo per la proposizione finale del progetto avente l’obiettivo la riforma istituzionale del Titolo V della Costituzione.

Rimarcando la convinzione del fallimento del sistema attuale, il Sottosegretario esalta il valore delle Autonomie, sistema futuribile che ha bisogno di adeguarsi e conformarsi a nuove e mutate esigenze di sviluppo e trasformazione sociale, evolvendosi nel ripristino e nella chiarezza delle competenze, e che tenga conto del fatto che alcune attività e poteri sono decentrabili, mentre altri vanno assolutamente uniformati per rispondere trasversalmente alle esigenze dell’intero Paese, con l’obiettivo di abolire centri spesa assolutamente inutili e che creano solo rallentamenti amministrativi ed istituzionali.

Precisa infine il Sottosegretario che il lavoro del gruppo deve assolutamente tener conto delle attività governative in corso, collocandosi armoniosamente nel percorso intrapreso.

Al via quindi un ridisegno dell’Italia in regioni assolutamente autonome che possano legiferare in completa autonomia, in rispetto di quanto previsto dall’art. 5 relativamente alla promozione delle Autonomie favorendo il Decentramento Amministrativo.

Ancora al lavoro alla proposta di studio per la costituzione delle 36 nuove piattaforme regionali.


Oggi, mercoledì 4 settembre alle ore 11.30, presso la sede del Ministero agli Affari Regionali e Autonomie a Roma, si terrà l’incontro del tavolo ministeriale per il Riordino Istituzionale territoriale. Parteciperanno, il sottosegretario Walter Ferrazza ed il consigliere Paolo Pagliaro, il presidente della Società Geografica Italiana, Sergio Conti ed il già presidente della Sgi Franco Salvatori, il coordinatore nazionale di Mir, Gerardo Meridio, i docenti universitari Federico Pirro e Pierluigi Portaluri, il costituzionalista Alessandro Candido, l’urbanista Roberto Telesforo, il paesologo Franco Arminio, lo storico Giordano Bruni Guerri, l’economista Umberto Fanuzzi, il Coordinatore Provinciale di Lecce Avv. Paolo Maci ed altri esperti e studiosi che daranno il loro contributo alla ridefinizione istituzionale ed alla proposta di studio per la costituzione delle 36 nuove piattaforme regionali.